10 giorni in Romania - Tante, tante cicogne

120.000 passi e 2.100 km percorsi in auto.

Un bel viaggio. La Romania mi ha stupito per la sua bellezza, ho visto una popolazione con la voglia di riscatto, le persone che intravedono per i figli un futuro migliore, ho visto anche povertà, ma una povertà dignitosa nella sua semplicità,  e poi ho visto tante, tantissime cicogne. 
Una pulizia che non ti aspetti, una cura dei luoghi pubblici e degli ambienti veramente impeccabile.


Capita un giorno che una mia amica mentre è al lavoro incontra una persona che insiste sul fatto che sia rumena, e lo racconta in una sua cronachetta.
Capita che, quando prendevo il tram 4, ogni tanto qualche rumena mi parlasse in rumeno e si stupisse del fatto che non fossi una ragazza dell'est.
Capita che dopo la cronachetta guardiamo i voli e da lì inizia la nostra scoperta e il dover tutti i giorni rispondere alla domanda:"in Romania? Ma cosa andate a fare il Romania?"
"ma cosa c'è da vedere in Romania?"
"tanta roba, ma proprio tanta"
I luoghi dove abbiamo dormito li abbiamo scelti tramite booking.com
Poi  Lonley Planet Romania, una cartina, Google Maps, Google e poi il resto è venuto chiacchierando con i rumeni :)

Giorno 1

Siamo partite da Torino con volo Torino - Bucarest. la scelta è stata quella di dormire nel quartiere della città vecchia.
Girando per Bucarest, alla scoperta di una città piena di vita, un romeno ci chiede di dove siamo, noi diciamo Torino e lui con gli occhi illuminati ci dice: "beh, voi avete Cristiano Ronaldo!"

Giorno 2

Recupero automobile. Abbiamo deciso di affittare l'auto tramite un rent a car per goderci di più i paesaggi e tutto il viaggio. Ho la fortuna di avere una amica che adora guidare.
Bisogna considerare che in Romania non ci sono delle belle strade, o meglio i collegamenti tra le varie città non sono come quelli che ci sono in Italia. Sono principalmente ad una corsia e nei paesini, tranne la strada principale ci sono molte strade sterrate.
La giornata è trascorsa girando per la città di Bucarest.
Dal secondo edificio amministrativo del mondo per estensione (palazzo del parlamento voluto da Ceausescu), a Plata Unirii (che avrebbero dovuto essere gli Champs Elysées comunisti), entrando in chiese ortodosse incantevoli, un passaggio al Monumento della Rinascita e un momento di relax nei giardini Cismigiu, dove a fare da sottofondo le canzoni neomelodiche napoletane. Il sabato e la domenica in Plata Uniiri il Comune della Capitale e la compagnia Apa Nova, che gestisce l'erogazione delle risorse idriche offrono  un affascinante spettacolo musicale e multimediale. Uno spettacolo che consiglio di vedere.

Giorno 3

Lasciando Bucarest, attraversando la Valacchia, Ploiesti, capitale rumena dell'oro nero, in direzione della Valle della Prahova, con tappa a Sinaia, tipica destinazione per escursionisti, in mezzo alle montagne. A seguire verso la Transilvania, tappa alla Fortezza di Rasnov, affascinante maniero, poi verso Bran, e il suo castello, noto ai più come il castello di Dracula, dove abbiamo avuto una leggera vampirizzazione, per poi ultimare la giornata a Brasov.  Brasov, una città incantevole.

Giorno 4

Partire da Brasov, dopo aver visto le mura e la via piu stretta d'Europa (strada sforii), visto le chiese fortificate di Prejmer (mura difensive esterne 4,5 m) e Harman (un vero gioiellino), e il villaggio di Viscri, che ci ha letteralmente conquistate per la sua bellezza nei colori pastello (patrimonio UNESCO) per finire la serata a Sighisoara.
Oggi tre episodi degni di nota: il superamento di un carro, essere andate su scale rocambolesche e acrobatiche per vedere paesaggi in cima a campanili e per ultimo un momento di impantamento in una strada sterrata con una mucca che ci fissava con aria di sfida. Ma abbiamo superato tutto egregiamente.
Le chiese fortificate di Premjer e di Harman sono veramente belle.

Giorno 5

Partite da Sighisoara, passando per Vanatori, Praid, Ghergheni, dove lungo la strada abbiamo mangiato in una trattoria squisita. Il Lago Rosu, il Parco Nazionale di Hasmas-Bicaz, passando in mezzo alle Gole di Bicaz, con un paesaggio che lascia senza fiato. Continuando alla volta di Piatra Neamt, con la telegondola che passa sopra la città, poi Targu Neamt con la sua cittadella.
Partite dalla Transilvania, attraversata la regione Moldavia per arrivare a Suceava, nella regione della Bucovina.  Ora, noi abbiamo scelto Suceava come tappa in cui dormire, in quanto lo consigliava la guida. Non è niente di che come città. Forse è meglio qualche paesino nei presso di Humor.

Giorno 6

In giro per il monasteri della Bucovina. Monastero di Humor, monastero di Voronet, monastero di Moldovita, passando per il passo Ciumarna, a seguire monastero di Sucevita, Monastero di Albore. Straordinari affreschi ricoprono le chiese in cui si celebrano funzioni e veglie ortodosse. I  Monasteri della Bucovina sono affascinanti in quanto decorati sia internamente che esternamente in ogni parte. Anche se non sono la cosa che ci ha colpite di più. Le chiese fortificate e le chiese di legno, insieme al villaggio di Vicri, quelle sì ci hanno veramente colpite.

Giorno 7

Oggi abbiamo attraversato la Bucovina, per andare in direzione del MaraMures, passando due parchi naturali. Una tappa a Borsa dove abbiamo deciso di mangiare al bar Como. Mangiando carne alla Griglia abbiamo socializzato con il titolare del bar e lui parlando perfettamente italiano ci ha detto di essere stato per venti anni a Como. E da lì abbiamo capito del perché la ragione del nome del bar. Salutandolo ci ha detto:qui non è come Milano. Come dargli torto... Abbiamo proseguito il viaggio andando alla scoperta delle chiese di legno, totalmente di legno perché fin dal XIV secolo, in seguito al divieto del governo cattolico ungherese di costruire le chiese ortodosse di pietra, i carpentieri del MaraMures cominciarono a usare il legno per creare edifici dove la gente potesse pregare esprimendo la propria spiritualità. Così siamo state a Ieud, veramente incantevole, a seguire Botiza, poi Poienile Izei e infine al Monastero di Barsana. Prima di arrivare a Breb, siamo passate da Giulesti, noto per le casette in legno con giardino, dove gli abitanti appendono ad asciugare pentole e stoviglie. La presenza di tante casseruole indica che la ragazza che vi abita sarà una brava moglie. Per raggiungere Breb, tutte le strade sono sterrate.

Giorno 8

Oggi siamo andate alla scoperta del MaraMures, passando da Budesti, Desesti, e poi nell'incantevole Mara, una cittadina carina dove ho fatto mille foto in tutti i posti dove c'era scritto Mara 😎.
Abbiamo proseguito la visita verso Sapanta, al confine con l'Ucraina dove abbiamo visitato il Cimitero Allegro. Cos'è? Un camposanto in cui uno scultore, Stan Patras, ha iniziato a scolpire le croci destinate alle tombe. Dipingeva ogni croce di blu e su ciascuna scriveva un simpatico epitaffio in ricordo del defunto. Ogni croce racconta una storia diversa, una serie di mestieri tradizionali, ecc.
Infine, una visita alla prigione di Sighet, oggi Museo dedicato alle vittime del comunismo e alla Resistenza. Tra il 1948 e il 1952 circa 180 membri dell'élite accademica e politica della Romania furono rinchiusi in questa prigione e 51 di loro morirono.

Giorno 9

Oggi siamo partite da Maramures alla volta di Cluj Napoca, dove abbiamo trovato una statua della lupa che simboleggia la latinità dell'Italia e della Romania, a seguire siamo arrivate a Sibiu, dove nel mezzo della città abbiamo trovato una festa spettacolare e i nostri Bersaglieri di Brescia. Comunque anche qui ci scambiano per rumene e si stupiscono
Ma cosa andate a fare in Romania?
Per esempio questa sera abbiamo assistito ad uno spettacolo teatrale, poi ad un concerto rock e a seguire 15 minuti di fuochi d'artificio. Tutto gratuito offerto dal comune di Sibiu e una ventina di sponsor.
Poi una coppia di rumeni ci ha portato nel posto dove si vedevano i fuochi bene, e dove c'era tutta la gente del posto. Salutandoci ci ha detto che siamo due donne strong.

Giorno 10
Oggi siamo partite da Sibiu, una bellissima città bohemienne, passando per la chiesa fortificata di Biertan, abbiamo attraversato i Carpazi, verso Otopeni e per la prima volta siamo passate in mezzo a un villaggio rom Glod, a nord di Targoviste.
I rumeni sono simpatici e socievoli, abbiamo trovato molti che parlano italiano. Non hanno molto la cultura del dolce. L'alimentazione è principalmente a base di carne, polenta, patate e poi ci sono le zuppe e i formaggi che non sono niente male.

Multumesc e la revedere
#romania🇹🇩

Post popolari in questo blog

CASELLE TORINESE: Estate ragazzi con "tariffe anticrisi"

@NCH’IO A SQUOLA

CIAK... SI SUONA