Un anno, un uomo, un papa. Grazie papa Francesco.

Pubblicato su Cose Nostre di aprile 2014


Sobrietà ed essenzialità anche nel primo anniversario dall'elezione del Papa "venuto dalla fine del mondo".
Un anno che ha visto Francesco protagonista. A partire da Casa Santa Marta, la sua stanza, arredata con mobili di noce da cui inizia al sua attività la mattina, verso le 4,30. Per due ore il Papa rimane da solo, in preghiera, meditando le Letture del giorno e preparando la breve omelia che fa a braccio. Verso le 7 il Papa scende da solo nella cappella, dove lo attendono una cinquantina di persone. I fedeli arrivano ogni giorno da una diversa parrocchia romana: non potendole visitare tutte, Bergoglio le ospita. Sicuramente le sue omelie a Santa Marta sono una novità importante, un modo diverso con cui lui comunica, in modo semplice, comprensibile e profondo.

Giornate ricche di impegni. Oltre alle udienze, agli incontri ufficiali, alle visite dei capi di Stato, alle pratiche che arrivano dalla Segreteria di Stato e dalle congregazioni, il papa trova il tempo di leggere personalmente ogni giorno una cinquantina di lettere tra le migliaia che riceve da persone comuni. Alcune di queste, dopo essere rimaste per un po’ sulla sua scrivania, sono all’origine delle telefonate che il Papa fa personalmente, senza intermediari. Anche questa una bella novità: le telefonate del Papa.

“Io ho necessità di vivere fra la gente. Se vivessi isolato, non mi farebbe bene”, ha spiegato. Una scelta, quella di abitare a Santa Marta, che in pochi mesi ha destrutturato la vecchia corte pontificia.
Le sue colazioni, pranzi e cene nel refettori, con gli altri
Con Francesco è cambiato anche il ruolo dei segretari particolari: non accompagnano più il Papa durante le udienze e i viaggi, sono diventati «invisibili»., infatti Francesco non vuole che siano i collaboratori a gestirgli l’agenda, a stabilire chi può e chi non può ricevere. E così organizza personalmente molti incontri.
Nel primo anniversario della sua elezione, Papa Francesco ha rilasciato un tweet attraverso l'account @Pontifex: "Pregate per me": bisogna tener presente che il profilo Twitter del Pontefice, in nove lingue, conta oltre 12 milioni di "follower" e che utilizza anche questo canale per comunicare messaggi importanti.
Sono tanti i richiami che il Papa fa, anche su temi forti. Per esempio il 21 marzo nell’incontro con i familiari delle vittime della mafia le parole del santo Padre sono state: “Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza , ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione , in ogni parte del mondo… E questo deve partire da dentro, dalle coscienze, e da lì risanare, risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, così che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi, e prenda il posto dell’inequità. […] E sento che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti, oggi, ai protagonisti assenti: agli uomini e alle donne mafiosi. Per favore, cambiate vita, convertitevi, fermatevi, smettete di fare il male! E noi preghiamo per voi. Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso, non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità. Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi, è denaro insanguinato, è potere insanguinato, e non potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, ancora c’è tempo, per non finire all’inferno. E’ quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Voi avete avuto un papà e una mamma: pensate a loro. Piangete un po’ e convertitevi.”
Un anno, un uomo, un papa. Grazie papa Francesco.

Mara Milanesio

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