St. Valentine's Day

14 febbraio: San Valentino. Il santo degli innamorati.  Passano gli anni, la vita è sempre più frenetica però le persone non si scordano questa giornata dove ci si ferma a pensare e a fare il punto della situazione sulla propria situazione sentimentale.
Un mondo dove i sentimenti sono in continua evoluzione dove tutto è fluido e poche sono le cose ben definite. Dove tutto diventa consumismo e quindi c’è chi dice: “non ci si vuole bene sono un giorno”, serve solo per i commercianti questa festa.  C’è, però, chi vede il lato romantico della situazione. Il passare una giornata speciale con la persona amata: una cena romantica, una rosa rossa, un regalo.

Infatti, sembrerebbe  che si sia tramandata la storia secondo cui  San Valentino avesse l’abitudine  di regalare qualche fiore ai ragazzi e alle ragazze che attraversavano il suo giardino e che questa usanza si sia diffusa in Inghilterra e in Francia. Un antico racconto narra che un giorno il vescovo, sentendo litigare due giovani fidanzati che passavano al di là della siepe del suo giardino, è andato loro incontro tenendo in mano una bella rosa, per placare con quel semplice gesto il litigio dei due innamorati.
L’importanza dell’amare. La frase “Si ama solo nel ricordo” mi ha sempre fatto riflettere e pensare a come tutti noi sovente non ci rendiamo conto dell’importanza delle persone che ci circondano: la persona amata, gli amici, i genitori, i figli. Nella vita istauriamo tutta una serie di relazioni di cui a volte non troviamo, o cerchiamo, il tempo  per fermarci a riflettere sull’importanza delle cose che stiamo vivendo. E poi capita che una persona amata non ci sia più e ci si renda conto di quante parole non gli abbiamo detto, di quanti momenti avremmo potuto condividere con lei. Ma forse questa è una concezione di amore che esce un po’ dai confini delle relazioni di coppia…
Già, le relazioni di una coppia, la ricerca di fiducia e la mancanza di fiducia. Le coppie che scoppiano a San Valentino, il sistema di valori della società che muta.
E per chi non è accoppiato? Tranquilli! C’è la festa di tutte le feste. Il giorno dopo, il 15 febbraio: San Faustino.
San Faustino di Sarezzo, in provincia di Brescia, è di origine medievale e secondo la tradizione San Faustino dava opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro fidanzato.
La leggenda racconta che Faustino era  il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana e per questo motivo è diventato immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si è fatto battezzare e ha deciso di predicare la parola del signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.
Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutava di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale prima aveva ordinato di darlo in pasto ai leoni che, però, si sono seduti ai suoi piedi invece di divorarlo. Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino è riuscito a scappare e le fiamme non lo colpirono. Si racconta che dopo una serie di trasferimenti San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.
15 febbraio: sperare nella fortuna di trovare l’anima gemella.
Buona festa a tutti e che sia festa nei vostri cuori!
Mara Milanesio

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