Mostra ETERNA LEGGENDA in ricordo del Grande Torino scomparso nel cielo di Superga il 4 maggio 1949 - dal 16 al 24 marzo

Dal 16 marzo al 24 marzo - presso sala Giunta – Piazza Europa 2 si svolge la Mostra “Eterna leggenda” in ricordo del Grande Torino scomparso nel cielo di Superga il 4 maggio 1949. La mostra si svolge in collaborazione con Assessorato alla Cultura, Gruppo “Memoria Storica granata”,  Museo Grande Torino e della Leggenda Granata, Confraternita dei Battuti, Associazione La Svolta, ASD Don Bosco Caselle.

Sabato 16 marzo alle ore 17,00 -  Inaugurazione della Mostra “Eterna leggenda” in collaborazione con Assessorato alla Cultura, Gruppo “Memoria Storica granata”,  Museo Grande Torino e della Leggenda Granata, Confraternita dei Battuti, Associazione La Svolta, ASD Don Bosco Caselle - presso sala Giunta – Piazza Europa 2. All’apertura della mostra si presenta il libro “Curiositoro” e, oltre agli autori, sarà presente Carla Maroso. Curiositoro racconta episodi, aneddoti e situazioni sconosciute della leggenda granata.

Gli orari di apertura della Mostra sono:

sabato e domenica: dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 18,30

dal lunedì al venerdì: dalle re 16,00 alle ore 18,30

La Mostra ripercorre la Storia del Grande Torino attraverso una collezione di oggetti, documenti e cimeli di rilevante interesse storico e culturale.

20 marzo – ore 20,45 – Sala Fratelli Cervi, Via Mazzini 60 - Convegno "I giovani e lo sport". Durante la serata Presentazione del Libro “IL MIO TORO. La mia missione", edito da Edito da Priuli & Verlucca, l noto cappellano del Torino, don Aldo Rabino, che si occupa anche di missioni in Brasile, insieme al giornalista Beppe Gandolfo, coautore del libro, presenterà la sua nuova fatica letteraria.

Don Aldo Rabino, una vita nel Toro, parla per la prima volta di parlare dei suoi quarant'anni vissuti come padre spirituale della squadra del cuore. Dal racconto con Beppe Gandolfo ne esce un quadro di curiosità, aneddoti, piccoli e grandi segreti, riflessioni su personaggi come Gigi Radice, Paolino Pulici, Fuser, Leo Junior, Emiliano Mondonico, Rolando Bianchi e tanti altri. Calciatori, ma soprattutto uomini, che hanno segnato profondamente la storia del Toro. Ma emergono anche gli incontri con tanti presidenti e il confronto con la città di Torino: quella strana sensazione che forze oscure aleggino sul Toro per impedirgli - nonostante la sua storia gloriosa e il calore del suo popolo - di uscire da crisi e difficoltà cicliche e di ritornare nella sua casa vera, il Filadelfia. Un libro che è anche una denuncia dei mali del calcio di oggi, dove persino i sogni di un bambino che tira calci a un pallone sono stati divorati dal business. Riflessioni di un sacerdote che oltre a condividere la vita con affermati campioni del pallone, ha scelto di stare dalla parte dei giovani e dei poveri dell'America Latina.

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